Nell’articolo precedente a questo abbiamo fatto una introduzione al deep web discutendo della differenza fra Surface Web, Deep Web e Dark Web e cercando di capire in maniera non ancora approfondita come utilizzare la risorsa più pericolosa e misteriosa delle tre. In questa seconda parte parleremo della parte più interessante prima di vedere come entrare nel deep web: deep web pericoli e miti.
Capita molto spesso su vari forum online o anche durante discussioni tra amici che si parli del Deep Web perchè sia nel mondo informatico sia tra le persone che non studiano la materia, c’è molta attrazione verso l’ignoto dato che su questa risorsa esistono moltissime storie che spesso non si sa se siano vere o false. Proprio per questo, attraverso questo articolo risponderemo più dettagliatamente possibile alle domande che potrebbero esserci fatte sull’argomento.
Deep Web pericoli
Certamente come prima cosa diciamo che chi non ha nessuna esperienza informatica o non è a conoscenza delle nozioni più basilari di sicurezza informatica o reti informatiche si troverà in difficoltà a navigare in maniera sicura attraverso Deep Web e in particolare al Dark Web.
Vediamo quali sono le principali domande alle quali risponderemo successivamente:
- E’ illegale accedere al Deep Web?
- E’ pericoloso accedere al Deep Web?
- Saremo attaccati dagli hacker una volta entrati nel Deep Web?
- E’ utilizzato solo da criminali?
- Esistono le Red Rooms?
- La maggior parte dei siti ha scopi malevoli?
E’ illegale accedere al Deep Web?
Rispondendo alla domanda, no, non è illegale entrare nel Deep Web. Non ci sono leggi infatti che ne proibiscono l’accesso, al contrario però molte azioni che vengono svolte al suo interno sono sicuramente perseguibili dalla legge.
Nel momento in cui decidi di accedere e comprare materiale illegale, vendere dati personali o scambiare materiale proibito, sarai responsabile di uno o più reati e dunque rischi sicuramente di essere perseguito penalmente nonostante avrai un livello di protezione della tua identità molto elevato.
Il deep web può sembrarti un mondo affascinante a causa della sua anarchia e per l’assenza diretta di regole ma nulla ti esonera a rispettare comunque le regole del mondo reale.
Poni grande attenzione dunque ai siti o ai forum che visiti, alle persone con le quali entri in contatto e ai file che scarichi. Esistono criminali dietro ad ogni nickname e gli investigatori di tutto il mondo utilizzano il deep web proprio per cercarli.
Senza esserne a conoscenza potresti ritrovarti coinvolto in indagini internazionali o subire attacchi hacker che mirano a manomettere la tua webcam per spiare le tue attività.
E’ pericoloso accedere al Deep Web?
Il Deep Web in sè ha una pericolosità relativa. Come avete capito anche dall’articolo precedente, il Deep Web si divide ulteriormente in un’altra categoria ovvero quella del Dark Web. Il Deep Web, dunque ha una pericolosità limitata dato che si riferisce principalmente ai siti internet che i motori di ricerca non indicizzano. Se però ci spostiamo nel Dark Web le cose cambiano. Ci sono molti rischi che si corrono accedendo al web oscuro, vediamone alcuni:
- Si rischia di scaricare un file che, una volta sul nostro pc, si rivela essere un virus che compromette la nostra rete o i nostri device;
- Si rischia di essere addescati da sconosciuti su qualche forum che tramite tecniche di ingegneria sociale sofisticate riescono a conquistare la nostra fiducia andando poi a sferrare un attacco hacker;
- Si rischia di entrare su dei siti, anche non volontariamente, che sono ritenuti illegali dallo stato nel quale ci troviamo e quindi rischiamo di finire in un processo penale;
- C’è il rischio di rimanere scioccati ritrovandosi su dei siti molto in profondità del dark web in cui vengono esposti video o immmagini di una particolare violenza;
- Rischiamo di rivelare informazioni sulla nostra persona o altri dati sensibili che un qualunque hacker potrebbe utilizzare con scopi malevoli;
- Rischiamo di avere una dipendenza dal dark web, indotta dalla nostra curiosità
Saremo attaccati dagli hacker quando entreremo nel Deep Web?
Come spiegato poco fa il Deep Web riguarda tutta la parte di internet che non viene indicizzata dai motori di ricerca. Proprio per questo è la parte che più interessa agli hacker dato che li si trovano le informazioni più interessanti e più nascoste.
Tuttavia il rischio più grande c’è quando l’accesso è effettuato ancora più in profondità, nel Dark Web.
Nel Dark Web ci sono sicuramente la maggior parte degli hacker o dei criminali informatici che conoscono tutti i sistemi per infiltrarsi nei dispositivi di chi ci accede un pò incosciamente.
Inoltre gli hacker sanno che le persone “normali” che accedono al dark web avranno più timore di rivolgersi ad esperti di sicurezza informatica se verranno attacccati perchè molti considerano il dark web come qualcosa di illegale a prescindere.
E’ utilizzato solo da criminali?
La risposta è no, non viene utilizzato solo da criminali. Il deep web e ancora più specificatamente il dark web è utilizzato da molte persone che non vogliono eseguire attività illecite quindi lo scopo del suo utilizzo varia in base alle esigenze personali.
Nel dark web viene assicurata la massima privacy online perciò si potranno certamente visitare siti per la compravendita di armi o droghe ma allo stesso tempo si potrà leggere il New York Times o visitare Facebook.
Per fare un esempio di come il dark web potrebbe essere utilizzato basti pensare a paesi come l’Iran dove alcuni siti web come Facebook e Twitter sono censurati. Utilizzando Tor e quindi il dark web, si potrà comunque accedere a questi siti bloccati navigando in maniera incognita.
Addirittura informatori, giornalisti o oppositori politici oppressi utilizzano questi strumenti di navigazione per comunicare in maniera anonima e non controllata.
Il tasto dolente di tutto ciò rimane però la privacy che se da un lato Tor consente alle persone di navigare evitando di essere spiate, dall’altro le espone ai rischi citati sopra.
Esistono le Red Rooms?
Il concetto di Red Room nasce probabilmente dal film horror “Videodrome” del 1983 in cui viene inscenato uno spettacolo di tortura all’interno di una stanza rossa in diretta tv.
I social network hanno sicuramente aiutato a far crescere la popolarità di questo tema andando a creare veri e propri miti riguardanti questo argomento.
Un esempio lampante e noto a tutti e sono i video, pubblicati anche sui social, relativi a registrazioni di decapitazioni attuate dall’ISIS e poi diffuse.
A parte questo esempio, è nata poi la credenza che all’interno del dark web, molto in profondità esistessero appunto le Red Rooms, cioè veri e propri filmati in diretta in cui chi guarda dal proprio pc può decidere le sorti della vittima.
Ad oggi non si hanno le prove concrete dell’esistenza delle Red Room all’interno del dark web e tutti i siti che promettono l’ingresso all’interno delle stanze rosse, che sono stati analizzati, si sono rivelati dei fake. Probabilmente sono soltanto strategie di qualche hacker che cerca di addescare gente comune facendo cliccare loro più link per rubare informazioni sensibili.
Il motivo tecnico per la quale si è quasi certi della non esistenza delle Red Room è che la rete del dark web è una rete molto lenta date le numerose pratiche per nascondere l’indirizzo IP e dunque sarebbe impossibile gestire un flusso audio e video in diretta streaming dato che si rivelerebbe troppo pesante.
La maggior parte dei siti ha scopi malevoli?
Come detto anche nell’articolo precedente, la maggior parte dei siti del deep web sono informativi rispetto al piccolo numero di quelli malevoli. Nulla ci esorta però dallo stare sempre attenti quando si naviga nel deep web e in particolare nel dark web dove dietro ogni link, nickname o forum potrebbe nascondersi un pericolo imminente.
In questa seconda lezione abbiamo visto un’altra faccia del deep web ovvero deep web pericoli e i miti che si nascondono dietro ad esso.
Se vuoi imprare come entrare nel deep web clicca sul link per andare al prossimo articolo.
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