Aumenta l’utilizzo dei servizi di videoconferenza e aumentano le connessioni attraverso Google Meet e Microsoft Teams. Per decenni i servizi di videoconferenza sono stati un nice-to-have, un optional per la maggior parte delle aziende ma mai percepiti e utilizzati come una vera necessità.
Oggi la videoconferenza si configura come uno strumento funzionale e unico. Per i progressi tecnologici e per la sempre più crescente domanda di comunicazione video da parte delle nuove generazioni, il mondo del lavoro e dell’istruzione stanno profondamente cambiando.
Infatti, sempre più diffusi sono la didattica a distanza e il cosiddetto smartworking. A tal proposito, risulta fondamentale per le aziende e per gli Istituti d’istruzione munirsi di tecnologie digitali e di apparati che soddisfino al meglio le esigenze di ciascun utente.
In passato gli strumenti di videoconferenza si basavano principalmente su software e servizi molto costosi che potevano permettersi solamente le grandi multinazionali e che venivano visti come una sorta di “extra” che poteva far comodo ma che non era fondamentale per l’azienda.
Ora invece ci sono esistono sul web numerosi servizi online di videoconferenza accessibili a tutti, dalle aziende (grandi o piccole che siano) ai singoli utenti. Tra questi, i più conosciuti e utilizzati sono sicuramente Google Meet e Microsoft Teams.
Google Meet VS Microsoft Teams
La concorrenza nel settore delle app di videoconferenza/produttività per lo smartworkng ed e-Learning si sta intensificando sempre più. Google Meet, infatti, è fortemente entrato in competizione con Microsoft Teams. Andiamo ora ad analizzare le caratteristiche di questi due importanti e fondamentali strumenti.
Google Meet
Google Meet è un insieme di servizi e funzionalità, basati sull’infrastruttura del colosso mondiale di Mountain View, che consentono di effettuare conversazioni a distanza di qualità e in sicurezza. Tutti gli atti comunicativi, infatti, sono criptati e possono essere registrati per essere rivisti e condivisi.
È utilizzato da molte aziende che hanno la necessità di promuovere lo smart working (per ridurre i costi di gestione oppure in periodi di emergenza), ma anche da istituti scolastici ed Università che svolgono parte della loro didattica a distanza.
Google Meet offre nel suo servizio la possibilità di personalizzare le impostazioni del video, condividere il proprio schermo con i partecipanti, interagire in tempo reale chattando con loro, condividere tutti i dettagli della riunione e molto altro.
Meet è facile da usare e accessibile da web browser e app senza ulteriori plug-in, da qualsiasi dispositivo e posizione. Si basa sul sistema di sicurezza e protezione privacy di Google, conforme alla normativa del Regolamento Europeo.
Include strumenti per il controllo degli accessi e utenti anonimi con account individuali non possono accedere ai meeting se non invitati, evitando i problemi di bombing; i codici di Meet sono complessi di default al fine di evitare attacchi informatici; audio e video sono codificati in transito per evitare abusi di terze parti; i dati raccolti su Meet non sono usati per fini promozionali o venduti a terze parti.
Questa piattaforma, inoltre, include molti features interessanti per organizzare meeting e riunioni online in modo semplice e veloce, ma anche per tenere webinar in streaming:
- Meeting fino a 250 partecipanti
- Streaming live per webinar fino a 100mila partecipanti
- Registrazione del meeting salvabile nello storage Drive
- Integrazione con Chat e Calendar
- Condivisione dello schermo
- Layout adattivi
- Sottotitoli generati dall’Intelligenza Artificiale di Google
Microsoft Teams
Microsoft Teams è l’hub di Microsoft 365, progettato per consentire alle persone di lavorare insieme in modo più efficace sfruttando l’integrazione delle app di Microsoft, tra le quali Office e Skype. Grazie alle sue funzionalità e canali gli utenti saranno in grado di condividere informazioni, progetti e idee.
Microsoft Teams non solo permette di creare un ambiente di collaborazione in pochi passaggi, ma offre anche funzionalità illimitate come chat, videochiamate e molto altro. I suoi vantaggi sono tangibili e immediati.
Fornisce un’esperienza di conversazione moderna per gli odierni gruppi di lavoro: supporta chat persistenti e divise in thread per mantenere tutti coinvolti, le conversazioni sono per impostazione predefinita visibili all’intero team, ma è ovviamente possibile configurare discussioni private. Grazie alla piena integrazione di Skype, i team possono partecipare a conferenze telefoniche e video.
E tutti possono aggiungere personalizzazioni alla propria area di lavoro digitale, con emoji, adesivi, GIF e meme modificati in base alle preferenze personali.
Per accedere al portale sono previsti diversi piani di abbonamento ma è anche possibile utilizzarlo gratuitamente. Per quanto riguarda la versione gratuita, è possibile chattare senza limiti, tenere delle riunioni e videochiamate online, uno spazio di archiviazione di 2 gb per ogni utente e collaborare con gli strumenti di Office, quali Word, Excel, PowerPoint e OneNote.
Se si desidera invece avere opzioni in più, è necessario effettuare un abbonamento che spazia dai 4,20€ ai 19,70€ in base al piano che si sceglie.
Microsoft Teams, complice anche la facilità di utilizzo e la varietà di servizi offerti, è riuscito ad imporsi in pochi mesi come uno degli strumenti più usati per la didattica a distanza grazie a funzionalità uniche nel suo genere come quella che permette a docenti ed insegnanti di distribuire compiti, fornire feedback agli studenti e valutare le prove e i quiz da remoto.
Inoltre, privati e aziende hanno la possibilità di aumentare il proprio livello di competenza informatica e intensificare le proprie conoscenze attraverso corsi di Microsoft Teams appositi, mirati a ottimizzare qualità e produttività del lavoro.
Lo strumento più adatto alle aziende?
Come si può notare, i due servizi presentano caratteristiche abbastanza simili tra loro: da qui nasce la loro forte competizione. Entrambi stanno iniziando a riconoscere la necessità di fornirsi di strumenti di collaborazione se vogliono stare al passo con la concorrenza. Proprio per questo motivo, stanno sempre più avvalendosi di partnerships, integrazioni e componenti aggiuntivi.
Il “lavorare da casa” porta con sè diverse implicazioni in materia di controllo a distanza dei lavoratori e privacy. Entra quindi in gioco il GDPR (General Data Protection Regulation) che, se applicato a dovere, comporta un rilevante cambio di impostazione nella gestione dei dati personali nonché grossi rischi.
Le informazioni in possesso dello smart worker sono dati che l’azienda deve tutelare e proteggere con massima attenzione. Per farlo nella maniera più efficiente possibile è importante mettere in atto corsi di sicurezza informatica. Microsoft Teams si traduce come lo strumento aziendalmente più condiviso e agevole lato utente.
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