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Consulente IT: chi è e cosa fa

La globalizzazione – e di conseguenza l’era digitale – negli ultimi dieci anni, ha trasformato il volto delle aziende, che sono state obbligate a rinnovarsi e a innovarsi costantemente. Emerge quindi l’importanza di una professione ormai necessaria: parliamo del consulente IT, una figura professionale che ha il compito di suggerire all’azienda strategie studiate per migliorare i sistemi di digitalizzazione aziendale.

Un consulente informatico è un professionista in grado di risolvere problematiche di ogni tipo che possono presentarsi durante l’utilizzo degli strumenti informatici. Questa figura può prestare la sua opera sia in ambito privato che aziendale.

Per lo sviluppo aziendale è divenuta fondamentale la consulenza informatica. Le aziende di consulenza informatica si occupano di fornire le migliori strategie per raggiungere gli obiettivi che l’azienda stessa si pone. Possiamo suddividere gli addetti ai lavori della consulenza IT in tre diverse categorie:

  • Consulenti IT indipendenti: i quali lavorano autonomamente in base ad un contratto;
  • Servizi professionali: le aziende che hanno un numero elevato di consulenti con alta tariffa di fatturazione;
  • Aziende: le quali forniscono ai propri clienti uno o più consulenti in via temporanea.

Essendo un settore in continuo sviluppo, questa professione è dinamica e flessibile. Vediamo cosa fa nel dettaglio un consulente informatico, come diventarlo, quali competenze e skills deve avere e come scegliere questo professionista IT.

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Consulente IT: chi è

Il consulente informatico, per poter prestare consulenza alle aziende, deve possedere un’approfondita conoscenza degli strumenti di settore, e questo è valido sia sotto il profilo hardware che sotto quello software.

È un professionista, solitamente esterno all’azienda, a cui fare affidamento per evitare ogni possibile interruzione delle attività. Il consulente IT si occupa anche della progettazione dell’infrastruttura IT sui cui poi presterà manutenzione.

La figura del consulente IT non ha limiti di definizione in quanto le sue competenze possono essere richieste per semplici interventi di routine ma anche per la gestione di interi sistemi.

Consulente IT: cosa fa

A causa dei numerosi compiti che questa figura può assolvere, i casi in cui un’azienda può rivolgersi ad un consulente IT sono svariati.  L’intervento del consulente informatico può essere, quindi, di diversa natura e in diversi ambiti (PMI, grandi aziende, società governative, e molto altro ancora). In alcuni casi la figura si affiancherà con altri professionisti già presenti in azienda per una cooperazione, in altre situazioni potrebbe sostituirli direttamente.

Ad ogni modo, uno degli ambiti dove è maggiormente richiesta la presenza di un consulente informatico è quello che prevede la creazione o l’implementazione della rete informatica. In un contesto di questo tipo, il professionista inizia individuando nel dettaglio le necessità aziendali. Solo successivamente il consulente proporrà un progetto di intervento specifico e mirato per la situazione.

Altri campi applicativi dove l’intervento del consulente è solitamente richiesto riguardano la creazione di software specifici. Parliamo di programmi ideati appositamente per le esigenze d’impresa, o eventualmente per l’individuazione di sistemi gestionali che possano ottemperare ai bisogni aziendali.

Consulente IT: come diventarlo

Diventare consulente IT prevede un percorso formativo molto specifico. La figura, infatti, deve avere la capacità di comprendere in profondità l’architettura e la progettazione dei software, per questo dovrà intraprendere un cammino di studi universitari apposito (Ingegneria informatica o Ingegneria del software).

Il percorso formativo del consulente informatico, tuttavia, non termina con la laurea. Per ottenere un numero maggiore di competenze, si rendono necessari anche master specifici destinati al settore che offriranno la possibilità di crearsi un profilo accademico di rilievo ma non ancora sufficiente. Mai come in questo caso, infatti, la formazione non avrà mai termine.

Il consiglio è sempre quello di seguire tirocini presso imprese o aziende del territorio che permettano di crearsi la giusta esperienza sul campo. In alternativa, anche lo sviluppo di software per crearsi un proprio portfolio costituisce sicuramente un buon punto di partenza per intraprendere la professione.

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Consulente IT: competenze e skills

Il mondo del lavoro si sta evolvendo davvero molto rapidamente e, al giorno d’oggi, non sono più sufficienti le sole competenze tecniche per svolgere la mansione di consulente IT, anche se ovviamente rimangono fondamentali.

Un consulente IT deve anche saper coordinare il proprio lavoro con quello dei colleghi, gestire a seconda della situazione interi team, saper trasmettere competenze, possedere spiccate doti di problem solving.

Per questo motivo, al fine di inserirsi in contesti aziendali, il consulente IT deve possedere alcune attitudini. Tra le principali troviamo la capacità di:

  1. Comunicare. Il professionista IT deve avere la capacità di spiegare correttamente processi tecnici a persone che appartengono anche a differenti settori.
  2. Ascoltare. L’ascolto è la prima fase della comunicazione.
  3. Lavorare in team. Al consulente IT è richiesta la capacità di coordinare professionisti che hanno anche ruoli e competenze diverse. Proprio per questo motivo, una delle skills fondamentali è proprio il saper rivestire un ruolo di leader, o eventualmente assumere un ruolo secondario a seconda dell’obiettivo.
  4. Essere flessibile. Un consulente IT deve avere la capacità di saper reagire e adeguarsi molto velocemente ai continui cambiamenti a seconda del contesto in cui opera.
  5. Problem solving. Uno dei requisiti fondamentali per un consulente IT, è quello di avere una spiccata capacità di problem solving, oltre che una buona dose di creatività.

Consulente IT: mansioni

Definire con precisione tutte le mansioni di un consulente informatico non è possibile. Il motivo risiede proprio nella velocità con cui il settore IT si evolve, che porta inevitabilmente alla nascita di nuovi compiti da svolgere, o ad abbandonarne altri divenuti oramai obsoleti.

Tra le principali attività del professionista IT troviamo:

  • Collegare ed installare qualsiasi tipo di hardware, con relative periferiche.
  • Installare e aggiornare applicativi informatici.
  • Monitorare la corretta operatività dei sistemi.
  • Effettuare manutenzione in caso di anomalie hardware e software.
  • Fornire assistenza tecnica qualificata e tempestiva.
  • Valutare gli interventi necessari finalizzati all’ottimizzazione dell’infrastruttura di rete.
  • Pianificare la manutenzione attraverso un calendario apposito.
  • Effettuare backup dei dati.
  • Tutelare la sicurezza delle informazioni e dei dati aziendali.

Consulente IT: quale scegliere per la propria azienda

Partiamo dal presupposto che scegliere il giusto consulente IT e il corretto fornitore di soluzioni informatiche, significa migliorare le prestazioni dell’azienda.

Questo significa che ricorrere ad una figura di questo tipo, non vuol dire affrontare un costo, ma al contrario rappresenta un modo per ottimizzare le spese. In sostanza, un professionista IT rappresenta un investimento.

  • Il consulente migliore non è quello più “economico”

In questo campo è bene non badare a spese. Anche se inizialmente la figura potrebbe proporre costi di implementazione dell’infrastruttura informatica più alti, questo non significa che tali costi non possano essere ammortizzati nel corso degli anni fino a produrre un vero e proprio risparmio.

Per questo motivo il consulente IT dovrà avere una visione ben chiara di quelli che saranno i possibili scenari IT del futuro, così da poter indirizzare al meglio l’impresa.

  • Flessibilità e versatilità

Criteri di valutazione fondamentali per la scelta del consulente IT. La figura e il relativo fornitore devono essere in grado di garantire soluzioni che possano adeguarsi nel tempo, a seconda delle esigenze aziendali.

Questo è dovuto proprio alla velocità con cui il settore IT si evolve. Alla base, dunque, la possibilità offerta dal consulente di un aggiornamento hardware e software costante, circa le nuove tecnologie immesse sul mercato.

  • Accessibilità ai dati e relativa sicurezza

Il consulente IT, infine, deve essere in grado di garantire l’accessibilità ai dati e alle informazioni in qualsiasi momento. Per alcune realtà aziendali questo particolare aspetto diventa di fondamentale importanza in un’epoca dove si parla sempre più spesso di smart working.

Diventa di fondamentale importanza, in questo periodo storico, creare un’infrastruttura di rete che permetta di accedere anche dall’esterno ai dati, preservando chiaramente la sicurezza degli stessi da potenziali malintenzionati.

Un ulteriore requisito che ogni consulente dovrebbe soddisfare riguarda anche l’esperienza in materia di cyber-sicurezza. La scelta del consulente informatico deve passare necessariamente anche dalle sue capacità di saper proporre soluzioni all’avanguardia proprio in merito alla sicurezza informatica.

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Società di consulenza: realtà in crescita

Una società di consulenza si occupa di tutto ciò che riguarda l’infrastruttura IT: dal monitoraggio del sistema, all’assistenza tecnica fino ad arrivare all’upgrade, ovvero l’aggiornamento di un sistema informatico o di un programma. Tra i compiti di una società di consulenza:

La scelta di una azienda di consulenza IT che affianchi la propria attività è fondamentale. Professionalità, competenza, disponibilità e puntualità sono i motivi per cui tante aziende scelgono Nexsys, azienda informatica di Verona.

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