Annunciato per Ottobre 2018, il nuovo hypervisor di casa Microsoft è stato subito dopo ritirato dal mercato a causa di alcuni bug. In particolare, al momento dell’installazione di Hyper-V poteva accadere che alcuni file nella cartella di upgrade venissero cancellati. In misura precauzionale, in quanto inoltre vi erano altre perdite di dati, il tool è stato ritirato dal commercio.
A metà Giugno Microsoft ha finalmente annunciato il suo ritorno, con 7 mesi di ritardo. Accessibile a tutti, anche per chi si avvicina per la prima volta a Windows Server 2019, il virtualizzatore è ora utilizzabile in versione stabile.
I problemi iniziali di Microsoft Hyper-V Server
Alla conclusione dello sviluppo di Windows Server 2019, Microsoft decise di saltare la fase di Requirements Traceability Matrix, uno step della fase di testing, e mandarono il codice direttamente alla General Availability.
Dopo poco tempo di utilizzo, però, vennero scoperti diversi problemi. Tra questi:
- Cancellazione della cartella temp. Questo causa il malfunzionamento di numerose altre applicazioni che leggono e lavorano con la cartella dei file temporanei.
- Impossibilità di migrare la Virtual Machine da vecchie release di Windows Server
- Overwrite di file zip senza avvertire l’utente
- Shutdown inaspettato della Virtual Machine, nonostante le impostazioni di spegnimento automatico
Le novità di Microsoft Hyper-V Server
Hyper-V 2019 porta diverse novità:
- Miglioramento della gestione dell’Host Guardian Service. Questo servizio permette di avviare una macchina virtuale anche in caso di mancata comunicazione con il server di riferimento.
- Supporto a VMConnect Enhanced Session Mode e PowerShell Direct. Il primo, molto importante, permette di utilizzare le risorse del computer locale (dove viene eseguita la VM), come chiavette USB e stampanti collegate. Oltre a questo, permette di effettuare il copia-incolla da una macchina all’altra.
- Supporto alle macchine virtuali Linux-based.
Hyper-V Server è gratuito, al contrario di Windows Server, ma soltanto per la versione Standard. Alcune funzionalità non sono presenti, come ad esempio il networking e lo Storage Space Direct. Quest’ultima permette di estendere lo storage stack, per abilitare dei sistemi di memorizzazione ad alta disponibilità (Highly Available storage).