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Snapshot e Backup: copiare i dati in 2 modalità differenti

In ambito informatico, e soprattutto per quanto riguarda la salvaguardia dei dati, sentiamo spesso parlare di snapshot e backup, ma vediamo nel dettaglio in cosa differiscono.

Snapshot: cos’è e come funziona

Lo snapshot, spiegato brevemente, è l’acquisizione in modo semplice e veloce, di uno stato di una macchina virtuale in un determinato istante, quasi come una “fotografia” della macchina virtuale in un preciso momento. Permette di tornare alla situazione “fotografata” con lo snapshot, qualora le operazioni che vengono effettuate successivamente non portino ai risultati desiderati, oppure si verifichino problematiche con la macchina virtuale.

Riepilogando, quindi, lo snapshot è una istantanea di un oggetto in un determinato momento e riguarda lo stato di un sistema informatico in un preciso istante, in modo che se si devono fare delle modifiche e, per qualche motivo non vanno a buon fine, si possa comunque ritornare alla situazione precedente.

Nello specifico, il primo snapshot è una copia integrale del volume dati specifico, quelli successivi si occupano di salvare i blocchi di dati che sono stati modificati o aggiunti successivamente. Si occupa di preservare il file system del disco e la memoria del sistema in modo da poter tornare alla versione precedente in caso di problemi.

L’uso degli snapshot consente quindi di effettuare un controllo delle versioni in maniera più veloce di un normale backup.

snapshot e backup: copiare i dati in 2 modalità differenti

Backup: cos’è e come funziona

Il backup, invece, è una copia dell’intero sistema o di un volume specifico al momento di esecuzione del backup stesso. Spesso vengono salvati in una posizione diversa da quella di origine dei file e su uno spazio dedicato e a differenza degli snapshot non eseguono l’override l’uno dell’altro. Il backup possiamo dire che sia un sistema ottimale per salvare i dati per periodi di tempo prolungati.

A differenza degli snapshot, i backup generano volumi molto più grandi in termini di dimensioni di spazio occupato. Sebbene i backup più piccoli richiedano relativamente poco tempo per essere eseguiti, quelli di dump di sistema molto grandi possono richiedere anche alcuni giorni, per questo il backup non è un sistema molto pratico da usare, rispetto allo snapshot, per il controllo delle versioni.

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Snapshot & Backup: differenze in sintesi

Gli snapshot, quindi, possiamo dire che sono sistema molto pratico per il controllo delle versioni di sistema leggere e accessibili in maniera rapida e semplice, inoltre non richiedono molto spazio di archiviazione e tempo eccessivo per la creazione.

I backup a differenza sono copie integrali di un sistema, di un disco o di directory, salvate in una posizione diversa rispetto ai dati originari. Vengono eseguiti periodicamente come sistema di protezione in caso di problemi con il sistema di archiviazione del server.

Per come ne abbiamo parlato fin’ora si potrebbe avere l’idea che si debba preferire l’uso dell’uno o dell’altro sistema a seconda dei casi, in realtà non si escludono a vicenda, piuttosto sono due sistemi che si completano tra loro.

Dal punto di vista della sicurezza e la protezione dei dati la strategia ideale sarebbe costituita da snapshot e backup, nello specifico l’eseguire dei backup in maniera regolare con degli snapshot intermedi è un modo ottimale per proteggere i dati e al tempo stesso avere il controllo della versione.

Tutte queste attività, essendo di primaria importanza, dovrebbero essere implementate facendo ricorso ad esperti del settore informatico come Nexsys: azienda informatica di Verona, propone servizi di backup sia in locale che in remoto adatti a qualsiasi ambiente lavorativo, permettendo di mettere al sicuro i propri dati e di essere a norma rispetto la GDPR.

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